13.11.07

"L'è el xugo più belo del mondo..."

Ciao, sabato scorso arriviamo al solito campo pubblico per giocare assieme ad un bel gruppetto di nuovi appassionati.


Arriviamo un po' prima per segnare il campo con i conetti e per "accapparrarci" il campo prima della partita scapoli/ammogliati.



In campo ci sono due persone anziane con dei sacchi di iuta.

Che faranno?

Entro, mi guardano un po' strano, sembrano circospetti, forse imbarazzati.

I sacchi sono pieni di foglie che il forte vento ha ammassato contro le reti del campo.

Chiedo se sono foglie, così tanto per rompere il ghiaccio.

I vecchietti si rilassano e mi dicono "si si, le xe foie par l'orto, le metemo sui radici cussi no i se giassa"


Poi il più anziano, mi guarda e chiede, "ciò, ma el me pare un balon da rugby che lo li"

"Si" , rispondo, "ci troviamo qui a giocare al sabato"

Il vecchietto guarda un po' verso l'alto, sembra come rivedere qualche cosa della sua vita.

Chiedo, "conosce il rugby?"

Mi guarda e dice "L'è el xugo pi belo del mondo..."

Rimango un po' stupito, lo guardo meglio, mi sembra proprio anziano, con un giaccone fino alle ginocchia, stivaloni di gomma, occhiali spessi e un berrettone di lana.

Il signore è un po' ingobbito, appoggiato al rastrello di legno usato per raccogliere le foglie.

Poi il vecchietto parte in quarta a raccontarmi un po' della sua vita,

"setu, a son nato nel '20 in germania, dopo a so 'ndà in Francia, a Parigi co me papà e me mama, son sta li fin al '42. A navo sempre a vedere le partie de rugby, par mi l'è el xugo pi belo del mondo, te vedessi come che i xugava e nel sud ancora meio"

Un sospiro e poi

"dopo nel ' 42 i tedeschi i me ga ciapà e i me ga spedio in russia, quanta fame che go patio..."

"Co so torna casa non go pi vosudo saverghine de ndare al'estero, ma el rugby el me xe restà nel cuore"

Sinceramente sono rimasto un po' così, senza saper che dire.

Poi il vecchietto ha preso la bicicletta e se ne è andato, spingendola, con il rastrello di traverso sulla spalla e i sacchi di foglie sulla canna.

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