9.9.07

Al Velodrome il clima di una grande festa. Squadre europee in difficoltà

Tratto da www.rugbypeople.it

Domenica 9 settembre.

Ieri è stata una splendida giornata di rugby.
Lasciamo stare gli azzurri e la loro partita, e lasciamo stare che questi All Blacks sono di un altro pianeta. Giusta la battuta di Pierre Berbizier: “Non posso commentare la partita, perchè non c’è stata nessuna partita”.

Ma il clima attorno e dentro il Velodrome è stato davvero fantastico.
Ero un po’ amareggiato dall’atmosfera di business attorno al Mondiale, vedere tutta questa gente in festa allo stadio invece mi ha riportato alle cose per le quali credo che questo sia lo sport più bello del mondo. Appassionati di tutte le età e da mille posti del mondo, tribune coloratissime, tutti insieme senza macchie tutte nere e tutte azzurre.
Basta una maglietta, una sciarpa, un cappellino, che siano della Nuova Zelanda o dell’Italia, del Toulon o del Rugby Valcamonica, per partecipare della festa. Impressionante il boato del Velodrome all’ingresso delle squadre in campo, e durante la partita i tifosi azzurri si sono fatti sentire.
Visti fra le tribune anche uno striscione del Mirano e un gonfalone di San Marco.
I migliori secondo me sono stati Mirco Bergamasco, Troncon e Parisse, non mi è dispiaciuto Bortolussi considerato in quali situazioni di pressione si è trovato.
Ed in fin dei conti mischia chiusa e touche hanno tenuto.
Degli All Blacks mi hanno davvero impressionato le seconde linee, Jack e Williams.

Memore delle sue esperienze di giocatore e tecnico fra Treviso e Casale, Wayne Smith - oggi assistente allenatore degli All Blacks - ha detto: “Eravamo carichi, da molto tempo i ragazzi aspettavano questo Mondiale e all’ingresso in campo sono esplosi come… 15 bottiglie di prosecco, quando vengono scosse”.

Le prime partite del Mondiale hanno detto che il rugby europeo sta perdendo terreno rispetto all’Emisfero Sud.
Sull’Equipe di oggi Nick Mallett - probabile futuro successore di Berbizier sulla panchina dell’Italia, foto sotto - ha sottolineato questa idea.
“I neozelandesi mi hanno impressionato per aver perfettamente preparato il match e per il loro approccio, a dimostrazione che non prendono nulla alla leggera”, ha scritto Mallett, “attualmente il rugby europeo è decisamente in ritardo e solo la Francia, forse, è in grado di fare bella figura contro gli All Blacks senza però sperare di vincere. Penso che ci sono tre mete di scarto fra Nuova Zelanda e Francia, dopo quello che ho visto nel match di esordio contro l’Argentina. Credo che questo divario esista comunque anche con Australia e Sud Africa. Quanto al potenziale dei giocatori e all’intelligenza tattica, gli All Blacks sono lontani da tutti gli altri”.
Ed anche Grant Fox, ieri in tribuna al Velodrome, conferma: “Gli All Blacks sono di gran lunga i più forti al mondo. L’unica squadra che può metterli in difficoltà in questo Mondiale è il Sud Africa”.

Nessun commento: